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In arrivo la 14ª edizione del Festival Voci della Storia

La 14ª edizione del Festival Voci della Storia, curato da Eva Musci e Antonio Zappa, prenderà il via mercoledì 25 settembre presso il Centro Culturale Europeo Palazzo Arese Borromeo


Il titolo dell'edizione, “Una feroce forza il mondo possiede, e fa nomarsi Diritto”, tratto dall'Adelchi di Alessandro Manzoni, risulta particolarmente attuale in un’epoca segnata da conflitti globali e crisi umanitarie come la guerra in Ucraina, il conflitto israelo-palestinese, le proteste in Iran e l’emergenza climatica. Il festival quest'anno vuole essere l'occasione per una riflessione sul concetto di Diritto e se questo in qualche modo abbia armato le guerre, giustificato i soprusi ed anche su quanta strada si sia effettivamente percorsa per il raggiungimento dell'articolo 4 della Dichiarazione dei diritti dell'uomo del 1789.


Voci della Storia prenderà il via mercoledì 25 settembre, ore 21.00, con un ospite d'eccezione: il professor Angelo D'Orsi, già ospite del festival nel 2017. D'Orsi, storico, saggista e giornalista, è stato professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Torino e durante l'incontro presenterà il suo libro “Gramsci, la biografia”, che ricostruisce la vita di Antonio Gramsci nella sua complessità di uomo, genio politico e intellettuale, andando oltre le mitizzazioni. Gramsci, un uomo che ha vissuto in prima persona le molte sfaccettature del diritto senza mai abbandonare il ragionamento sull’umanità, rappresenta una delle menti più lucide della cultura italiana del XX secolo e il suo rapporto con il regime, la persecuzione e la resistenza al carcere costituiscono uno snodo fondamentale per comprendere proprio il concetto di diritto. 


Il secondo incontro si terrà venerdì 4 ottobre, ore 21.00, nella storica Sala Aurora di Palazzo Arese Borromeo, occasione in cui il professor Giulio Sapelli presenterà il libro “Verso la Fine del Mondo. Lo sgretolarsi delle relazioni internazionali”. Sapelli è stato professore ordinario di Storia economica presso l'Università degli Studi di Milano e ha insegnato in numerose università europee e americane. Il suo intervento offrirà un'analisi approfondita dei conflitti che hanno scosso il mondo, dalla pandemia globale all’aggressione russa in Ucraina, fino al genocidio di Hamas, esplorando le cause e le forze motrici dietro questi eventi. L’autore si interrogherà inoltre sugli scenari futuri e sul destino dell'Europa, proponendo un ritorno alla “politica buona”, a un'economia regolata e a una finanza che mette al centro le comunità, e non solo il profitto individuale.


Venerdì 11 ottobre, ore 21.00, presso l'Auditorium Disarò, i professori Antonia Arslan e Aldo Ferrari terranno invece un incontro dal titolo Armenia e Russie, storie intrecciate. L'incontro prenderà spunto dai libri "Un genocidio culturale dei nostri giorni” e "Russia storia di un impero Euroasiatico". Aldo Ferrari è professore all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Lingua e letteratura armena, Storia dell’Eurasia, Storia del Caucaso e dell’Asia centrale; dirige il Programma di ricerca su Russia, Caucaso e Asia centrale per l’ISPI di Milano ed è inoltre presidente dell’ASIAC. Antonia Arslan, ex docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea all’Università di Padova, è autrice di oltre venti libri e numerosi saggi, molti dei quali trattano il genocidio armeno, come "La masseria delle allodole" e "Il destino di Aghavnì". Durante la conferenza, Ferrari esplorerà la storia della Russia come impero eurasiatico, evidenziando le influenze culturali e politiche che l'hanno plasmata, mentre Arslan discuterà la distruzione del patrimonio armeno in Nakhichevan e il rischio di una simile sorte nel Nagorno-Karabakh.


E il Festiva Voci della Storia proseguirà nelle settimane successive con incontri altrettanto rilevanti, che vedranno come ospiti d’eccezione Anna Foa, Franco Cardini, Roberta De Monticelli, Mauro Canali e Manlio Gaziano. Incontri da non perdere, per riflettere insieme sul valore della storia e del diritto in un mondo in continua trasformazione.




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